Marco Vinicio Bissolotti

Nato a Castelleone, in provincia di Cremona, il 18 Gennaio 1956.
Marco Vinicio Bissolotti è cresciuto tra il legno, i violini e l'odore delle vernici. Fin da bambino ha iniziato ad interessarsi agli strumenti musicali, cominciando studi di chitarra classica, studi che saltuariamente prosegue tutt'oggi. Durante i primi anni della sua adolescenza si è dedicato allo studio della liuteria, sotto la guida paterna. Egli è sempre stato attratto ed affascinato dalla bellezza e dalle forme dei liuti barocchi e rinascimentali che il padre andava costruendo in quegli anni, e conseguentemente, è sempre stato un appassionato di musica antica e barocca. Nel 1973 in compagnia di suo fratello Maurizio, allora studente alla Scuola di Liuteria, ha frequentato per oltre un mese la bottega del noto commerciante e restauratore di strumenti ad arco, Adolph Primavera, a Philadelphia, negli Stati Uniti, dove ha avuto la possibilità di vedere molti strumenti antichi. In quel laboratorio esisteva una piccola biblioteca, ricca di testi sulla liuteria. Da quelle interessanti letture nacque in Marco Vinicio la sua passione per la storia della liuteria ed in particolare per la storia degli antichi liutai cremonesi. Dopo quegli esordi Marco Vinicio ha abbandonato per qualche anno il mondo liutario per dedicarsi agli studi universitari, poi brillantemente conclusi. In quegli anni di lontananza dalla liuteria, egli si è sempre interessato al lavoro di suo padre e dei suoi fratelli e anche se, saltuariamente, ha sempre frequentato la bottega di famiglia. Dopo qualche esperienza professionale non gratificante, Marco Vinicio è tornato al suo amore, il legno e le vernici. Dal 1985 al 1990, sotto la competente guida paterna si è dedicato alla falegnameria e alle tecniche di intaglio ed intarsio, specializzandosi nel restauro di mobili antichi. Dal 1990 è definitivamente ritornato nella bottega di casa e si è dedicato a tempo pieno alla liuteria. Grazie all'aiuto del padre e dei fratelli si è formato in quell'arte tanto che dal 1995 ha iniziato a firmare i suoi lavori. Nel 1998 ha tenuto a Pattada, in Sardegna un corso triennale di Storia degli Strumenti ad Arco e di Tecniche di Costruzione nella Liuteria. Marco Vinicio, sostiene che i suoi lavori hanno subito solo l'influenza della liuteria paterna di cui si ritiene un puro discepolo. Il suo lavoro si ispira ai modelli dei liutai cremonesi, come Stradivari, Amati, Guarneri e Ruggeri, ma ama molto anche la liuteria bresciana di Gasparo da Salò e del suo allievo Gian Paolo Maggini. Egli ha poi, una particolare passione nella costruzione di violini ispirati al modello del liutaio mantovano Camillo de' Camilli, di cui ama lo stile elegante e le forme piene della cassa armonica. Egli usa la stessa vernice di suo padre ed impiega circa un mese per la costruzione di un violino in bianco e due mesi per la fasi della verniciatura. Il violino è ultimato, indicativamente, dopo due mesi e mezzo dall'inizio dei lavori. Dedica particolare cura all'armonia delle linee estetiche e alla buona riuscita sonora dello strumento. Marco Vinicio non apprezza e diffida dei liutai, che cercano nel loro lavoro, la perfezione esasperata senza nessun sentimento ed emozione. Nel lavoro del liutaio deve emergere la personalità dell'artigiano che non si deve nascondere mai dietro la mera e scolastica tecnica costruttiva. Egli considera la liuteria alla stregua di una ricerca mistica, un viaggio attraverso se stessi.

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